Cosa succederà all’erogazione idrica della borgata Aurelia e
La Scaglia il 31 dicembre di quest’anno
quando scadrà la deroga all’arsenico contenuto nell’acqua oltre i limiti
ammessi.
E’ questa la domanda che ci rivolgono immancabilmente i
residenti negli incontri della campagna elettorale.
Rischiamo che l’acqua sia dichiarata non potabile.
La deroga infatti è l’ultima possibile di tante concesse in
questi anni, perché l’eccesso di arsenico a lungo andare produce danni alla
salute.
Nel frattempo il comune avrebbe dovuto adottare tutte le misure necessarie per riportare la qualità dell’acqua nei parametri di legge. Cosa è stato fatto in questi anni? Dal responsabile dell’acquedotto del Medio Tirreno giungono dichiarazioni rassicuranti sulle misurazioni delle concentrazioni di arsenico, ma non ci dice quali azioni stiano mettendo in atto per abbattere il pericolosa inquinante e soprattutto per garantire che dal prossimo anno l’acqua sarà potabile. L’acqua è rientrata nella norma miracolosamente da sé, senza interventi?
Nel frattempo il comune avrebbe dovuto adottare tutte le misure necessarie per riportare la qualità dell’acqua nei parametri di legge. Cosa è stato fatto in questi anni? Dal responsabile dell’acquedotto del Medio Tirreno giungono dichiarazioni rassicuranti sulle misurazioni delle concentrazioni di arsenico, ma non ci dice quali azioni stiano mettendo in atto per abbattere il pericolosa inquinante e soprattutto per garantire che dal prossimo anno l’acqua sarà potabile. L’acqua è rientrata nella norma miracolosamente da sé, senza interventi?
Non ci rassicurano affatto queste dichiarazioni vaghe e
reticenti né il silenzio in proposito del comune.
Occorre maggiore
trasparenza nel rapporto coi cittadini. Abbiamo diritto a molte risposte in
merito alla gestione dell’acqua, che sono state eluse: sulle perdite idriche e
gli sprechi, sulla regolarità di erogazione, sulle vecchie condotte realizzate
in eternit, sui controlli delle utenze e le bollette non riscosse, sui passivi
di gestione scaricati nel bilancio comunale.
L’acqua è un bene essenziale e il sindaco deve garantire che
arrivi regolarmente a tutti, che sia potabile e di buona qualità.
Prima ancora delle necessarie soluzioni tecniche, c’è una questione di fondo che deve essere ribadita: l’acqua deve rimanere pubblica per rispondere ai bisogni dei cittadini e non alle regole del profitto e per assicurare trasparenza e partecipazione nella gestione e nei controlli.
Prima ancora delle necessarie soluzioni tecniche, c’è una questione di fondo che deve essere ribadita: l’acqua deve rimanere pubblica per rispondere ai bisogni dei cittadini e non alle regole del profitto e per assicurare trasparenza e partecipazione nella gestione e nei controlli.
Perché, come abbiamo affermato durante la campagna del
referendum vittorioso per l’acqua pubblica, si scrive acqua, ma si legge
democrazia.
Maurizio Puppi
LISTA CIVITAVECCHIA È TUA – SIMONA RICOTTI SINDACO
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